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Castelforte: Ancora una volta siamo costretti a replicare alle periodiche e quanto mai sterili accuse del gruppo di minoranza.

L’attuale maggioranza si sta facendo carico di una moltitudine di problematiche causate dalle lotte interne alla precedente amministrazione eletta che hanno portato all’inevitabile commissariamento. Sarebbe opportuno mettere da parte vecchie ostilità e collaborare nel doveroso rispetto dei ruoli cercando di migliorare il presente e il futuro dei castelfortesi. Purtroppo sembra che una parte dei colleghi di minoranza la pensi diversamente.

Ciò che è certo è che non possiamo accettare lezioni né di moralità né tanto meno di legalità da un gruppo dirigente che nella quasi totalità ha governato il paese per un trentennio.
Per ciò che attiene alla polemica delle ultime settimane, ovvero la questione dei faldoni trasferiti dai locali comunali dell’ex cinema ai locali della XVII Comunità Montana, appare indispensabile fare un tutto nel passato.
Risulta, infatti, quanto mai singolare che la minoranza chieda conto a noi di eventi e scelte poste in essere dalle precedenti amministrazioni di cui ¾ dell’attuale opposizione faceva parte.
Nel 2014, l’Amministrazione guidata dalla dott.ssa Gaetano decideva di trasferire una serie di incartamenti dalla Casa Comunale ai locali dell’ex Cinema e già all’epoca i consiglieri dell’allora minoranza guidati dall’attuale sindaco Cardillo avevano chiesto di conoscere l’elenco analitico degli atti trasferiti, senza, manco a dirlo, ricevere risposta alcuna. Il detto trasferimento deciso dall’Amministrazione guidata dalla Gaetano è materialmente avvenuto nel 2015.
Ora appare singolare che la consigliera Gaetano & co. vengano a chiedere delucidazioni in merito a una questione che solo loro possono chiarire e a dettagli che solo loro conoscono.
Infatti gli stessi ignoti faldoni trasferiti dall’Amministrazione Gaetano dai locali del Comune ai locali dell’ex Cinema, sono stati semplicemente portati materialmente negli spazi della Comunità Montana.
Tale scelta è risultata doverosa al fine di consentire la bonifica dei sito di via Marconi, come auspicato, tra gli altri, anche dall’attuale minoranza che quindi, pone domande di cui dovrebbe già conoscere la risposta.
Le richieste, sulla legittimità nutriamo qualche dubbio, non fanno altro che danneggiare i cittadini onesti che ancora riconoscono alle forze politiche quel ruolo di collante tra la macchina amministrativa e la collettività, i quali di certo non meritano tale trattamento.
Tali richieste, intasano inutilmente la macchina amministrativa, di fatto rallentandola, creando disagio a un’unica componente della società: coloro che dei servizi del Comune hanno bisogno. Ciò in quanto i dipendenti comunali impegnati a soddisfare le inservibili istanze della minoranza non possono dedicarsi alle richieste dei cittadini.
Un breve cenno meritano anche quelle persone che, presumibilmente fomentate e manovrate da una componente politica che di certo non fa gli interessi della collettivià, di recente hanno deciso di ergersi a paladini della legalità.
Abbastanza singolare è il ricorso allo strumento giuridico dell’esposto, metodo che non passa mai di moda per ottenere un minimo di visibilità su social e quotidiani locali.
Ci permettiamo di invitare tutti coloro che ritengono lesi i propri diritti a utilizzare gli strumenti giuridici appropriati. Nel caso di illegittimo diniego di accesso agli atti amministrativi, ad esempio, può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo competente.
Ma al fine di poter adire il TAR devono sussistere dei presupposti di fatto e di diritto che evidentemente mancano laddove si cerca solo un momento di vana gloria, che di certo non saremo noi a negare.

Il SINDACO
La Giunta Comunale
I Consiglieri di maggioranza

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