Il Sindaco Giancarlo Cardillo ha annunciato la costituzione di un tavolo per affrontare la grave situazione che si è determinata presso il Consorzio di Bonifica di Sessa Aurunca che non paga gli operai da moltissimi mesi.
“E’ una situazione molto grave -esordisce il Sindaco Cardillo- perché ha determinato il blocco delle irrigazione di tutta la piana del Garigliano. L’agricoltura del nostro territorio è fortemente minacciata da questa situazione. Ecco perché mi farò promotore di un tavolo di confronto al quale vorrei invitare le associazioni di categoria, gli agricoltori, gli operai coinvolti e lo stesso Consorzio di Bonifica. Credo che occorra agire in fretta se vogliamo evitare il tracollo di quello che resta della nostra agricoltura. Intanto esprimo la mia piena solidarietà agli operai alcuni dei quali non ricevono lo stipendio da più di 30 mesi. Come amministratori abbiamo il dovere di intervenire per richiamare chi di dovere a prendere i dovuti provvedimenti. Noi non staremo a guardare”.
Il Consorzio Aurunco di Bonifica si estende su un territorio di circa 28.000 ettari su un’area di 8 comuni ( 3 in Provincia di Latina e 5 in Provincia di Caserta) e opera in ambito di bonifica idraulica, irrigazione e manutenzione del territorio; la profonda crisi economica che sta attraversando non consente l’Amministrazione di svolgere con costanza e regolarità le attività istituzionali e di corrispondere da circa 25 mesi gli emolumenti al personale.
Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo di maggioranza Giuseppe Rosato, delegato all’agricoltura che di concerto con il consigliere Mery Falso, delegata ai rapporti con il Consorzio di Bonifica dichiara quanto segue:
“Intanto qualche giorno fa è stato pubblicato un manifesto del Consorzio Aurunco di Bonifica con la dichiarazione di sospensione delle attività dell’Ente per assenza di fondi. Manca tutto dalla benzina, carta, assicurazioni, indumenti, telefono ma soprattutto quasi tra anni di stipendi per dipendenti ed operai. Intanto pare siano stati assunti anche 50 lavoratori per i quali e sempre da notizie acquisite mancherebbero i fondi per il loro pagamento. E’ evidente -conclude Rosato- che questo stop alle attività del Consorzio mette a rischio l’agricoltura di tutto il vasto territorio interessato, ivi compresa la manutenzione dei canali”.