“A seguito della prima richiesta di intervento inoltrata al Prefetto di Latina, che ha chiesto chiarimenti all’amministrazione comunale dopo la nostra istanza di accesso agli atti, rimasta parzialmente inevasa, finalmente la documentazione chiesta è stata messa a nostra disposizione. Abbiamo riportato finalmente trasparenza all’interno del consiglio comunale, con i fatti e non con le parole di cui questa maggioranza si è sempre fatta forte”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Minturno, Pino D’Amici, che insieme alla consigliera comunale di Minturno Domani, Barbara Sardelli, aveva scritto al Prefetto Maurizio Falco denunciando il mancato rispetto delle norme che tutelano l’operato dei membri del consiglio comunale e il rispetto delle regole in materia di trasparenza e anticorruzione.
“In quell’istanza – dichiara D’Amici – avevamo rilevato che alcuni dei candidati nelle liste del sindaco Stefanelli avevano, nel quinquennio precedente, ricevuto incarichi, anche legali, dall’amministrazione comunale di Minturno. A mezzo Pec, avevamo richiesto di conoscere tutti gli incarichi tecnici e legali conferiti dall’attuale amministrazione, dall’anno di insediamento fino alla data delle scorse elezioni, in favore dei soggetti candidati nelle liste del sindaco Stefanelli o in favore dei loro parenti o dei collaboratori di studio. Di questa documentazione ne abbiamo ricevuta soltanto una minima parte perché la maggior parte dei responsabili di servizio ci ha risposto che gli incarichi si sarebbero potuti reperire direttamente sul sito istituzionale alla voce dell’Albo pretorio, asserendo che ‘la PA non è tenuta a rielaborare e catalogare dati in suo possesso’. Avevamo richiesto anche l’elenco delle associazioni che hanno ricevuto contributi comunali dal 2019 al 31 marzo 2022 e gli importi dei relativi contributi erogati, ricevendo la medesima risposta”.
“Ringrazio la segretaria comunale, avv. Franca Sparagna – conclude il consigliere D’Amici – per averci inoltrato finalmente l’intera documentazione, con la speranza che per le prossime occasioni non si debba nuovamente ricorrere ad altre Istituzioni per esigere ciò che la normativa prevede”.