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ALLA PARROCCHIA DI SAN CARLO BORROMEO DI GAETA LA MEMORIA DELLA MADONNA DI LOURDES NEL QUARTIERE MONTE TORTONA

Francesco Del Pozzone ci offre una sua memoria sul fatto che a Gaeta viene onorata nella Cappella eretta nel Quartiere Monte Tortona, Parrocchia di San Carlo Borromeo alla Piaia, la Memoria dell’Apparizione a Lourdes di Maria a Bernadette.
Scrive testualmente: “Le cerimonie sono previste da Domenica 9 a Martedì 11 Febbraio; tale festa è motivo per rinsaldare l’unione spirituale che, nel segno di Maria e del suo privilegio dell’immacolato concepimento, esiste tra Gaeta e la città pirenaica.
A tutti, infatti, è noto come Gaeta sia Città dell’Immacolata, a motivo del celebre documento Ubi Primum da qui emanato dall’esule Pio IX; come annota Giacomo Martina è il Cardinale Lambruschini a redigere il testo provvisorio dell’Enciclica che, sostanzialmente immutato, viene pubblicato il 2 Febbraio 1849 col titolo, appunto di Ubi Primum, si deve affermare che lo stesso autore, sempre in altri suoi scritti sulla figura di Papa Mastai, sarà più preciso circa l’effettiva data di invio dell’Ubi Primum. Infatti, il Martina riporta come l’11 Febbraio, dopo aver ricevuto l’ambasciatore austriaco Esterhasy, “lo stesso giorno, Pio IX, sia che anche in quei momenti di emergenza non dimenticasse le questioni religiose e desse loro una larga parte, sia che anche ai fini del ristabilimento del potere temporale ritenesse l’intercessione della Madonna un mezzo ben più efficace di ogni intervento politico – militare, promulgò l’Enciclica Ubi Primum, invocando preghiere e consigli intorno alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione, che continuava a stargli molto a cuore (..)”.
Possiamo pensare che l’Ubi Primum sia stata effettivamente firmata da Pio IX il 2 Febbraio 1849, o comunque intorno a quel giorno, i documenti pontifici sovente sono emessi riportando date significative dal punto di vista liturgico, ma materialmente spedito, a cura del Cardinale Lambruschini, a tutte le curie vescovili, il giorno 11 Febbraio 1849; qualche anno dopo, questa sarà la data in cui Maria apparirà alla veggente Bernadette, per la prima volta, presso la Grotta di Massabielle!.
“Fu a Gaeta, nell’esilio del 1849, come se, oppresso dalla tristezza del presente e dalle minacce dell’avvenire, si rifugiasse nelle gloria di Maria, e cercasse solo questa gloria, obliando se stesso” ( A. Gemelli, in Il Francescanesimo, Edizioni O.R, 1979): nella nostra città, Pio IX più che mai comprendesse come il peccato originale fosse la radice di ogni struttura di peccato e, quindi, dei mali del secolo e, per giusta estensione, dio ogni secolo, di ogni tempo. “Così, di fronte agli orgogliosi figli dell’Illuminismo, veniva riaffermata la fragilità dell’uomo, che diviene grande solo nell’aderir a Dio.
Veniva riaffermata la dottrina del peccato originale, già definita dal Concilio di Trento, e non c’è dubbio che la mentalità dell’epoca, come anche la nostra, sentisse ripugnante questa immagina di debolezza e incoerenza strutturale” (D. Luigi Giussani in Perché la Chiesa).
Ammettere, allora, la Vergine di Nazareth esente dalla colpa originale, allora, come già accennato, significa ammettere pure che esiste il peccato, con devastanti conseguenze socio-politiche e, da ciò, l’umanità è stata salvata tramite Gesù Cristo nato da Maria, l’unica senza macchia.
Da tutto questo, è agevole arguire come Gaeta, Città di Maria, abbia cara la Memoria della sua Apparizione a Lourdes.
Tale devozione mariana era praticata, sia dai primi Anni Sessanta del secolo appena trascorso, nella Parrocchia di San Carlo Borromeo alla Piaia.
Zelatori e promotori erano i coniugi professore Colangelo Marino (1910 – 1978) e Anna Filomena Santo (1909 – 1987), i quali, ritornando da un loro pio pellegrinaggio a Lourdes, donarono un Sacro Simulacro, ivi acquistato, raffigurante la Santa Vergine e Bernadetta, alla Comunità di San Carlo Borromeo.
La citata Scena Sacra, per l’edificante fervore devozionale che ne era scaturito, veniva esposta sull’Altare Maggiore, nei giorni della Festa liturgica che si svolgeva, tra l’altro, con la celebrazione di Messa Propria in Canto e Omelia.
Ciò è durato sino al limitare degli Anni Ottanta, quando per motivi pastorali, essendo stata eretta una Cappellina nell’appena costituito Quartiere di Monte Tortona, le medesima è stata dedicata alla Madonna di Lourdes, mantenendo, perciò viva e vigorosa tale Memoria Mariana che fonde, in solidale concordia di fede, Gaeta e Lourdes, Luoghi dell’Immacolata

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