L’Associazione Ti Accompagno presente al Festival SolidAli
con il Progetto “Taco” dedicato alla malattia di Stargardt
La presidente Mancini: “ Scommettere sulla possibilità di intervenire in maniera etica e professionale su tutti i temi che hanno al centro gli esseri viventi con interventi bottom up”
Dopo l’interesse suscitato tra gli specialisti e le persone affette dalla patologia di Stargard (una malattia rara, retinica, che colpisce a partire dall’età giovanile), l’Associazione Ti accompagno “scende in piazza” con il progetto Taco e lo fa in occasione del Festival “SolidAli” in corso a Gaeta dall’1 al 4 ottobre.
La partecipazione all’importante Festival della Comunità Solidale offrirà l’occasione di mostrare il frutto del lavoro condotto dall’Associazione giovanile all’interno del laboratorio di Castelnuovo Parano, in seno all’Associazione dei Comuni Ser.a.l, e di aumentare ancor di più il coinvolgimento delle persone che, troppo spesso, scontrandosi con questa malattia, si sentono perse perché sole.
L’attività condotta dall’Associazione, il cui frutto più tangibile è la realizzazione del sito internet ‘www.noielastargard.it’, si è resa possibile grazie al finanziamento ottenuto dal BIC Lazio per il progetto “Taco” ed è consistita in un percorso di progettazione partecipata secondo la metodologia della formazione intervento.
“Siamo presenti con uno stand per tutti e quattro i giorni della manifestazione – dice la presidente dell’Associazione Maria Ausilia Mancini -. Con la nostra partecipazione abbiamo voluto portare al Festival l’attenzione sulla Stargard. La realizzazione del sito ha visti coinvolti i pazienti e le loro famiglie, i ricercatori, i medici, le scuole e le aziende produttrici di ausili visivi e l’ambizione è quella di vederlo sempre più alimentato dalle esperienze personali e dalle nuove conoscenze di ognuno di loro che serviranno a far nascere una rete virtuosa in grado di colmare il senso di solitudine che spesso affligge chi si imbatte nella Stargardt. Oltre il tema specifico poi – conclude la Mancini – la presenza dei giovani del laboratorio al Festival è una vera e propria scommessa sulla possibilità di intervenire in maniera etica e professionale su tutti i temi che hanno al centro gli esseri viventi con interventi bottom up”.