Il Festival vedrà come ogni anno l’assegnazione del Premio Speciale La Zampogna che viene annualmente riconosciuto ad un protagonista della musica italiana ed internazionale che con il suo lavoro, passione e pratica artistica, abbia dato un contributo originale al variegato mondo degli strumenti tradizionali e dei musicisti popolari (negli anni scorsi Hevia, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Nino D’Angelo, Simone Cristicchi e altri).
Ospite speciale e premiato di questa edizione Francesco De Gregori a cui si deve di l’aver reinterpretato e fatto proprio il repertorio e le sonorità della musica tradizionale. Organetti tamburelli, ciaramelle, scacciapensieri e per l’appunto zampogne sono entrati in alcuni suoi brani dandogli una sonorità allo stesso tempo antica e nuova. Di lunga data è anche la collaborazione di Ambrogio Sparagna e dei musicisti dell’Orchestra Popolare Italiana ad alcuni progetti speciali.
Ovviamente a Maranola Francesco De Gregori non farà un concerto o una esibizione musicale ma, ritirando il premio “La Zampogna 2016” all’interno della Chiesa dell’Annunziata di Maranola (h. 18.00), ci regalerà semplicemente la sua emozione di musicista attento all’Italia che risuona.
E il premio è uno strumento speciale: una zampogna tradizionale degli Aurunci costruita dal liutaio Marco Tomassi. Chissà se un giorno la sentiremo risuonare in un suo concerto.
C’è un luogo magico e in parte misterioso che lega la tradizione folk alla canzone d’autore, una zona in cui le parole si fanno memoria collettiva, divulgazione di coscienza, condivisione. Ed è una zona che Francesco De Gregori conosce molto bene (Gino Castaldo).