La vicenda è stata oggetto, nei mesi estivi ed in particolare alla fine di luglio, di un tentativo espletato dall’attuale amministrazione guidata dalla prof. Paola Villa, di cosiddetta democrazia partecipata, ovvero, secondo le intenzioni della predetta, di rendere edotta la cittadinanza della possibilità di discutere ed eventualmente di decidere ” tutti insieme appassionatamente” circa l’abbattimento e la ricostruzione in loco oppure individuare altra località fuori il centro urbano per costruire ex novo.
Il tentativo è fallito miseramente anche perchè come stigmatizzato all’epoca, essendo il finanziamento contraddistinto dal vincolo di destinazione d’uso, demolire e ricostruire in altro luogo ( delocalizzare ), comportava il grave rischio di perdere il finanziamento e la reputazione ( intesa come credibilità politica ).
La battaglia politica fatta in epoca non sospetta dal Gruppo “Formia Con Te”, nella persona della sottoscritta responsabile del dipartimento scuola del predetto movimento, ha sortito gli effetti sperati nell’evitare la delocalizzazione della scuola.
Durante la discussione del 25 novembre abbiamo appreso, con grave sconcerto, che solo il 22 novembre l’amministrazione ha scritto alla regione Lazio per avviare il discorso circa l’ipotesi della realizzazione di un Campus alla De Amicis.
Amministrazione “incapace a delocalizzare” ma brava a chiedere ed ottenere proroghe: per questa strada la scuola la vedranno i nipoti degli attuali studenti, forse……….
Nessuno vanti meriti , ma l’atto di indirizzo in consiglio comunale è stato presentato a nome di tutte le minoranze e peraltro in modo difforme da quanto concordato e corretto anche con il consenso della maggioranza .