Trino, 29/10/2014 – Questo pomeriggio hanno visitato la centrale nucleare di Trino il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, On. Gianpiero Bocci, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Alberto Di Pace, e il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi, accompagnati dal Prefetto di Vercelli, Salvatore Malfi. Presenti, inoltre, l’Assessore Regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, i Consiglieri regionali, Gabriele Molinari e Giovanni Corgnati, e i Sindaci di Trino, Alessandro Portinaro, di Saluggia, Firmino Barberis, e di Livorno Ferraris, Stefano Paolo Corgnati.
La delegazione è stata accolta da Riccardo Casale, Amministratore Delegato di Sogin, Società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.
Durante la visita alla centrale, sono state illustrate le principali attività realizzate, in corso e programmate per portare a termine il decommissioning dell’impianto.
In particolare, sono in corso le operazioni per l’allontanamento dei 47 elementi di combustibile ancora presenti nell’impianto. Al riguardo, il management Sogin ha mostrato alle Autorità il contenitore metallico, denominato cask, che verrà utilizzato per il trasporto del combustibile nell’impianto di riprocessamento di La Hague, in Francia.
Tutti gli interventi di Sogin sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente.
La visita ha costituito, inoltre, l’occasione per illustrare l’iter di localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, avviato lo scorso 4 giugno con la pubblicazione da parte di Ispra dei criteri per l’individuazione delle aree idonee ad ospitarlo.
Sogin garantirà il coinvolgimento dei diversi stakeholder nell’iter di localizzazione per arrivare all’individuazione del sito idoneo ad ospitare la struttura attraverso un processo condiviso, basato sull’informazione e sulla massima trasparenza. La realizzazione del Deposito consentirà una gestione ordinata e in totale sicurezza di tutti i rifiuti radioattivi, oggi stoccati in diverse installazioni nucleari, che provengono dalle attività di decommissioning e dagli impieghi nei settori della medicina nucleare, dell’industria e della ricerca.