Sarà la città di Formia ad ospitare, il 21 marzo, la XXIV giornata regionale della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera nel Lazio, in
contemporanea con le manifestazioni che si svolgeranno a Padova e in tutto il Paese. Un
corteo attraverserà le strade della città di Formia, seguito dalla lettura dei nomi delle vittime e
da un pomeriggio di seminari, film e approfondimenti aperti alla cittadinanza.
In Lazio come in tutta Italia saranno tantissimi i luoghi delle letture dei nomi, che terranno
unite le nostre comunità nel segno della memoria e dell’impegno antimafia: oltre alla città di
Formia, luogo principale del Lazio, si leggeranno i nomi anche a Roma nel quartiere Romanina,
a Rieti, Ladispoli, Colleferro.
La giornata e la manifestazione del 21 Marzo saranno anticipate il 16 Marzo a Formia, presso
la Chiesa San Giovanni Battista alle ore 20.30, dalla Veglia dedicata alle vittime delle mafie, con
la presenza del Vescovo di Gaeta, Mons. Luigi Vari. Parteciperanno con le loro testimonianze i
familiari di Domenico Noviello (imprenditore ucciso dai Casalesi a Castel Volturno) e Maria
Cardona, Yolanda Moran, Grace Fernandez, rispettivamente familiari di vittime provenienti
dalla Colombia e dal Messico
Il 21 Marzo a Formia
Scuole, volontari, associazioni, comunità religiose e cittadini dai diversi territori si daranno
appuntamento dunque a Formia, cittadina le cui risorse economiche e naturali sono state
depredate dalla presenza dei clan, che l’hanno eletta da tempo luogo di villeggiatura e di
investimento. Una presenza discreta e silenziosa delle mafie, ma che ha prodotto effetti ben
visibili, a partire dal moltiplicarsi di sale slot, tanto da portare la Commissione Parlamentare
Antimafia a rinominarla la “la Las Vegas” del Sud Italia. A lungo feudo della famiglia
Bardellino, ha nel tempo ospitato i membri di diversi clan di camorra, in una provincia
segnata da sequestri e arresti antidroga, dalle pressioni delle ‘ndrine calabresi o dei gruppi
legati ai Casamonica, come segnalato anche dal crescente numero di intimidazioni a
imprenditori e amministratori pubblici. Un quadro che ci racconta, ancora una volta,
l’importanza di occuparsi di mafie in Lazio e nel sud pontino, territorio troppo spesso all’ombra
della Capitale. Ma nel nostro corteo non dimenticheremo nemmeno il tema del caporalato, che
affligge molte comunità – soprattutto migranti, ultimi tra gli ultimi – che vengono sfruttate nei
campi disseminati nell’intera provincia di Latina.
Il programma della giornata:
Ci ritroveremo, quindi, a partire dalle 8.30 in Piazzale Caposele, da dove alle 9.30 partirà il
corteo che attraverserà il centro della città, fino ad arrivare a piazza del Mercato. Qui alle 10.30
leggeremo i quasi mille nomi delle vittime innocenti colpite dalle mafie, dal 1893 a oggi.
Seguiranno quattro seminari in sale adiacenti alla piazza che toccheranno i temi del mercato
degli stupefacenti, di criminalità ambientale, di gioco d’azzardo e di caporalato. E ovviamente
ci concentreremo anche sul tema della memoria, attraverso la proiezione del film “Lea” di M.T.
Giordana, che racconta la storia della testimone di giustizia Lea Garofalo e di sua figlia Denise.
Per chi non potrà partecipare alla manifestazione regionale, alcune realtà stanno
organizzando la lettura dei nomi in altre piazze del Lazio: a Roma nel quartiere Romanina
insieme alla Rete dei Numeri Pari, a Rieti, a Colleferro e a Ladispoli.
Ma il 21 marzo non è solo memoria, ma anche Speranza e Impegno, giorno per mobilitare la
coscienza di tutti, giorno in cui nessuno si sente più solo nella lotta alle mafie, giorno in cui il
“Noi” vince sull’ “Io”, dove la parte buona del paese, che è maggioranza, si libera dall’essere
ostaggio della minoranza delinquente e corrotta. Ripartiamo da Formia come strada e
orizzonte nuovo di giustizia per tutti. Nessuno si senta escluso!
Per informazioni:
pres.sudpontino@libera.it – roma@libera.it