Primo singolo estratto ad anticipare il suo primo lavoro di inediti .“Senza voce” è il primo singolo in radio dal 26 Novembre. L’amore che soffoca, le sue dipendenze, la sua tossicità.
Un’esperienza personale, che poi diviene storia di tutti quelli che hanno provato dolore per una dipendenza affettiva dalla natura tossica. Il bisogno e quel senso di dovere nell’attribuire, a quell’amore abortito, la decadenza dei suoni stonati, delle urla, dell’afonia, tipica di chi cerca di cavare un ragno dal buco sbagliato.
“Senza voce” è il primo singolo di Nereo, primo passaggio ad anticipare un lavoro di inediti titolato “Danze cosmiche” di prossima uscita, lavoro di intensa intimità pop frutto di una lunga collaborazione con la Crescendo Audioregistrazioni, di Luigi Patruno.
Un sound moderno, con quelle cadenze glamour che cercano di dare risalto a uno degli aspetti che il testo cerca di raccontare: la sensualità e la sessualità, il fascino del male che un rapporto del genere evoca. Un fascino che troppo spesso conduce alla consunzione e all’umiliazione di sé.
Un lungo cammino dalle trame pop romantiche dentro un contenitore digitale figlio di una cosmopolita tradizione melodica. Ed il suono diviene foriero di vita quotidiana.
Nasce a Bari. Muove i primi passi nel coro della parrocchia “Buon Pastore”. Inizia a studiare canto moderno all’età di 17 anni, con vari insegnanti, tra cui Alba de Vito, Daniela Desideri, Fabio Lepore e Roberto Delli Carri. Sfiora la tecnica complessa del canto lirico con Maria Luisa Dituri. Nel 2006, partecipa alla ventottesima edizione del festival canoro “La Nota D’oro”, classificandosi al secondo posto e vincendo il premio della critica “Gazzetta del Mezzogiorno” per il miglior testo in gara, con il brano inedito “Mai”, il primo che abbia mai scritto nel silenzio della sua cameretta. In quell’occasione, il presidente di giuria, Marcello Balestra, allora Direttore Artistico Warner Music Italia, esprime il suo vivo apprezzamento per il brano e per la voce. La produzione artistica del pezzo viene affidata a Luigi Patruno, autore della canzone che portò Mario Rosini alla consacrazione mediatica.
Nel 2009 supera i casting del famoso talent, “Amici”, non riuscendo, purtroppo, a occupare l’ambito banco. La delusione lo porta a prendere altre strade, sulla spinta delle passioni che parallelamente coltiva, come quella dell’insegnamento. Si laurea in Lingue e culture straniere e oggi insegna lingua spagnola a scuola e all’università.
E non si esaurisce il sodalizio con la Crescendo Audioregistrazioni, di Luigi Patruno, coadiuvato anche nella produzione artistica da Michele Caraglia. Nella primavera del 2020, prende forma il progetto “Danze cosmiche”, un disco di inediti frutto dell’ispirazione e della sensibilità alla (ri)scoperta di vecchie melodie e nuovi sogni.
“Senza voce” è il singolo apripista di questo lavoro, in uscita nei prossimi mesi.