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Sicurezza a Sabaudia, Giada Gervasi e Amedeo Bianchi firmano un’interrogazione congiunta

SABAUDIA, 10 NOVEMBRE 2014. Ancora all’ordine del giorno il delicato tema della sicurezza urbana nella città di Sabaudia. I consiglieri Giada Gervasi della lista civica “Cittadini al Lavoro” e Amedeo Bianchi della lista “Viva Sabaudia Viva”, firmano congiuntamente un’interrogazione urgente al Sindaco Lucci, con la quale intendono chiedere spiegazioni sugli attuali e futuri interventi in merito al problema suddetto.

«In considerazione del fatto che gli eventi criminosi nel Comune di Sabaudia hanno subito un forte incremento negli ultimi tempi, e che proprio per questo anche in pieno giorno si assiste ad eventi di gravità tale da mettere in pericolo più famiglie contemporaneamente – spiegano i consiglieri – è necessario programmare interventi mirati ad arginare, se non a debellare, il fenomeno. E l’azione congiunta tra forze politiche, Istituzioni e forze dell’ordine è sicuramente la soluzione più efficace».

Ecco perché su temi particolari e delicati come quello della sicurezza è necessario annientare le barriere politiche ed ideologiche, per realizzare così un piano d’intervento sinergico, partecipato e condiviso.

Nello specifico i consiglieri intendono sapere quali iniziative siano state intraprese per mitigare gli effetti della criminalità e quali provvedimenti l’amministrazione comunale intenda attuare affinché tali episodi non abbiano a verificarsi anche in futuro. Inoltre vorrebbero conoscere l’effettiva funzionalità del servizio di video-sorveglianza installato nel centro urbano e se esiste una centrale operativa che possa monitorare e garantire, all’occorrenza, l’immediato intervento delle forze dell’ordine.

«E’ necessaria una valutazione globale dei sistemi di sicurezza di cui dispone la città – continuano Gervasi e Bianchi – per cercare di migliorare il servizio, ottimizzare le risorse attualmente a disposizione ed eventualmente incrementare i rimedi di prevenzione della criminalità. È indispensabile secondo noi anche avviare un protocollo d’intesa con le forze armate militari e di polizia giudiziaria, nonché le associazioni di Protezione Civile presenti in città al fine di aumentare il livello di sicurezza nei confronti del crimine».

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