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L’Associazione Italiana Formatori premia l’innovazione del “Morin 2” dell’I.T.E. di Fondi

Il premio per il progetto turistico di alternanza scuola lavoro è stato consegnato a Siracusa nell’ambito della XII edizione del Convegno Pubblica Amministrazione

Ha fatto nuovamente centro l’innovazione proposta nel progetto di alternanza scuola lavoro “Morin 2” proposto condotto dai docenti e dagli studenti dell’Istituto tecnico Economico “Libero De Libero” di Fondi (LT). L’associazione dei formatori italiani lo ha riconosciuto come il miglior progetto formativo italiano del 2015.

“Studenti in viaggio: dai banchi alla strada – Progetto Morin 2”, questo il titolo completo del progetto, che richiama il famoso sociologo francese autore del libro “Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”, ha utilizzato la metodologia della formazione-intervento ha visto i ragazzi esercitarsi, per un intero anno scolastico, ad assumere concretamente il ruolo “dell’Esperto di Turismo territoriale”.

La scommessa è stata quella di riuscire a fare in modo che un gruppo di studenti del quarto e quinto anno riuscissero a “vendere un pacchetto turistico” dopo averlo progettato e propedeuticamente sperimentato.

I consulenti di Impresa Insieme (www.impresainsieme.com), di cui si è servito l’Istituto, hanno portato la metodologia, l’esperienza e la conoscenza approfondita dei luoghi presi a riferimento per progettare un pacchetto turistico accattivante. Inoltre, l’esperienza del progetto dell’anno precedente con il “Morin 1” sul tema dell’orientamento scolastico e lavorativo degli studenti del quarto anno (che peraltro aveva già ricevuto dall’AIF il premio dell’Eccellenza 2014), aveva già posto delle buone premesse per la riuscita del nuovo esperimento.

I luoghi presi a riferimento per costruire dei veri e propri pacchetti turistici sono stati : la Toscana (la Val di Cornia), la Puglia (tra la Capitanata e il Gargano) e il Lazio (l’area fondana che comprende Fondi e i Comuni limitrofi). Di ognuna di queste tre terre, ben trenta studenti, trasformatisi in veri e propri progettisti del turismo, hanno analizzato usi, costumi, tradizioni, organizzazione ed economia per dar vita ad altrettanti pacchetti turistici (che includevano visite, spostamenti, incontri con le realtà locali, vitto e alloggio) che sono stati poi proposti e “venduti” ai propri coetanei come viaggio di istruzione.

Il pacchetto “Toscana” è stato poi effettivamente comprato da un gruppo cospicuo di studenti delle prime classi che hanno così visitato i luoghi prescelti e seguito tre itinerari storici specifici: l’Itinerario etrusco, l’Itinerario medievale e l’Itinerario industriale. I progettisti hanno seguito gli studenti nel loro viaggio di istruzione così da verificare la bontà dell’offerta e rilevare la soddisfazione del cliente (la customer satisfaction) e al fine di migliorare ancor di più l’offerta che potrà ora essere riproposta anche ad altre scuole negli anni a venire proprio come fossero operatori di una vera e propria agenzia turistica.

La novità dell’approccio seguito non sta solo nel risultato conseguito, ma soprattutto nella metodologia utilizzata che ha consentito di sviluppare un proficuo apprendimento non solo da parte dei giovani, ma anche da parte delle tre comunità che hanno seguito e partecipato alla progettazione dei giovani.

Questa parte specifica della formazione-intervento definita “progettazione partecipata” ha consentito un approccio nuovo al “turismo territoriale”; i giovani hanno chiamato in causa gli amministratori dei Comuni che circoscrivono il territorio dove hanno deciso di costruire l’offerta turistica e, assieme a loro, hanno perfezionato la proposta definitiva. Ciò ha consentito agli amministratori locali di diventare coprotagonisti del processo di coinvolgimento delle organizzazioni locali (imprese, musei, associazioni, agenzie, trasporti, ecc.) e di rendersi essi stessi conto di come costruire offerte turistiche nuove sul proprio territorio.

Uno dei risultati indotti dall’iniziativa degli studenti del “Libero de Libero” è stato proprio il rapporto che si è stabilito tra gli amministratori dei Comuni delle tre realtà italiane e tra essi e le comunità locali.

“Questo è il risultato di più grande pregio dell’intervento – afferma Renato Di Gregorio, ideatore della metodologia -. Si può, infatti, parlare di turismo territoriale e di marketing territoriale, allorquando il Territorio diventa Soggetto, cioè quando gli attori del territorio si mettono assieme, diventano un’Organizzazione Territoriale e decidono il marketing da perseguire e a quale dei turismi possibili rivolgersi”

Il premio nazionale dell’AIF nella sezione “Sistemi formativi” è arrivato proprio per tutta questa serie di importanti innovazioni previste e frutto del progetto.

Il riconoscimento è stato consegnato a Siracusa nell’ambito della XII edizione del Convegno Pubblica Amministrazione ed è stato corredato anche da un secondo riconoscimento importante: il Premio Speciale attribuito dal Comitato Scientifico.

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